mercoledì 9 ottobre 2013

Scheda di un Personaggio + Recensione: Man In Black 3

Introduzione

Ho sempre avuto un rapporto di amore/odio verso i sequel: la curiosità e il fascino della storia che continua e la paura disarmante che il proseguimento di essa sia una stronzata.

Non potete biasimarmi

A volte un sequel è una forzatura, un qualcosa di inutile che fa perdere credibilità agli attori, al regista e al Cinema in generale perchè il messaggio che vuol dare non è più quello in seno alla pellicola, piuttosto quello del menefreghismo estremo dettato solo dalla voglia di denaro sfruttando un film che per molti è significato "qualcosa" di personale e unico.


No ma arriviamo anche al 6 che tanto la Crisi la vivono solo i metalmeccanici


Scheda di un Personaggio: Man In Black

Prima di arrivare al punto focale di questo post, devo fare un piccolo passo indietro! Vi parlo dei MIB

Men In Black; quanti ricordi! Il primo film, nel lontano 1997 mi sembrava qualcosa di fenomenale; idea originalissima, in cui un giovane Will Smith e un Tommy Lee Jones in gran forma lavoravano insieme in quella che sarebbe diventata l'organizzazione segreta più famosa del mondo (il che, voglio dire, credo sia piuttosto complicato come mestiere).


Il loro compito? Controllare le attività aliene sulla Terra. Infatti fra noi vivono alieni camuffati da esseri umani che svolgono la loro vita come chiunque altro

Se ci penso bene, è stata anche la prima volta in cui ho visto alieni non buoni o cattivi, ma esseri "normali" che devono essere ligi alle leggi della Terra (e i MIB fanno in modo che accada). Insomma, un approccio innovativo e vincente! 


Un'ottima descrizione la da Tommy Lee Jones (Agente K) alla nuova recluta J (Will Smith) su chi sia un uomo in nero, evitandoci fraintendimenti a sfondo razziale:


« Vestirai solamente con abiti approvati dai servizi speciali MIB, ti conformerai all'identità che ti daremo, mangerai dove ti sarà indicato, vivrai dove ti sarà indicato, d'ora in poi non avrai segni di identificazione di alcun genere, non attirerai mai l'attenzione, la tua immagine è plasmata in modo da non lasciare ricordi duraturi nelle persone che incontri. Sei qualcosa di vago, identificabile soltanto come un dejà vu, e cancellato altrettanto rapidamente. Tu non esisti, non sei mai nato, l'anonimato è il tuo nome, il silenzio la tua lingua madre. Tu non fai più parte del sistema, tu sei al di là del sistema, sei al di sopra di esso, sei oltre. Noi siamo quelli, siamo loro, siamo gli uomini in nero, Men in Black! » -Wikipedia-

I MIB hanno in dotazione delle armi supertecnologiche, e quando un alieno si manifesta al pubblico, oppure accade una sparatoria all'ora di punta, utilizzano un neuralizzatore, ovvero un aggeggio che, puntato contro la gente che vede il tutto, è in grado di cancellarne la memoria a breve termine, facendo così dimenticare ciò che è stato appena visto.


Cheese Cheese madafacka
Il primo film fu un successo incredibile, vincendo un Oscar "Miglior Trucco" e detenendo il primato della Miglior Commedia Fantascientifica a livello commerciale (primato ancora confermato adesso).

Se nel primo film conosciamo i MIB e la loro organizzazione, nel secondo i nostri due agenti preferiti devono affrontare un altro nemico (non vi spoilero); se ci pensiamo, nel primo seguiamo i due MIB che lavorano su un caso. Nel secondo, il cattivo cambia, la storia cambia ma il background rimane!

Noioso? No, perchè vengono fuori dettagli sempre nuovi, come le armi, le battute, le scene e così via. Certo, il successo non è stato pari al primo, ma il fatto che sia stata usata la testa per compierlo, direi che per me è stato un ottimo lavoro.

Ed è qui che ho pensato: "Dai, ok, complimenti. Ti è andata bene una volta, direi che possiamo mettere la parola FINE al tutto"

E invece...




Titolo originale: Men In Black 3
Paese: USA
Anno: 2012
Regia: Barry Sonnenfeld
Cast: Will Smith, Tommy Lee Jones, Josh Brolin
Genere: Fantascienza, Commedia





Oddio! Perchè? Ti è andata bene una volta, ti è andata bene due volte! Per l'amor dei tuoi fan, non rovinare tutto quello che è stato costruito con buona volontà e impegno!

Sapete cosa feci quando vidi la locandina? Non andai al cinema a guardarlo! Mi mancò il coraggio, fu più forte di me. E' per questo che ve lo cuccate ora anzichè vederlo come Consigli Per Il Cinema.

Un mio amico mi prestò il DVD ed essendo io al 90% ancora bloccato in casa (la caviglia a pezzi, ricordate?) non avevo più scuse per tirarmi indietro; accesi il lettore, mi misi comodo lo guardai e...

La storia inizia con Boris l'Animale che scappa da una prigione situata sulla Luna e urla vendetta contro K.

I due nostri agenti preferiti, J e, appunto, K, sono di routine e, giunti in un ristorante cinese, fortuitamente si imbattono in Boris. Dopo una scena lunga di sparatorie con raggi laser, combattimento e noodles, il cattivone scappa ma promette la morte di K.

Il giorno dopo J si sveglia con un forte mal di testa e con una voglia di latte e cioccolato; telefona a K ma lui non risponde; al lavoro nessuno sa chi sia K e perchè J chieda di lui.

Che ci sia un legame che lega tutte queste cose? Dov'è K? Chi è quel criminale galattico?

Ed ecco che ritorna lo schema narrativo: stessi personaggi, trama e caso diversi.


Però, oltre la trama in sè, abbiamo un escamotage per sostituire un Toomy Lee Jones più vicino ai 70 che ai 60 (non proprio il massimo per un film d'azione...); il protagonista in questo film è al 90% Will Smith, che dovrà farsi avanti nella storia con aiuto di personaggi bizzarri e alieni strampalati.



Chissà se il casco è obbligatorio per mezzi come quello

Commerciale? Forse un po'; sicuramente si capisce che le idee (tericamente) possono essere infinite per film come questi: però il tempo passa per tutti, attori compresi.

Noi però a loro vogliamo bene; loro lo sanno e si impegnano, e per questo li ringrazio. Così ringrazio MIB3 per avermi strappato qualche risata ricordandomi che ho sia il primo che il secondo nei cassetti, che potrebbero essere rivisti.


Tecnicamente parlando il film è roba proprio tranquilla: le scene divertenti e i dialoghi paradossali che hanno distinto MIB da qualsiasi altro film di fantascienza non mancano, su questo sono stati fedeli. Ma è proprio una roba easy, forse merita la medaglia di bronzo per l'impegno, senza badare a tutto il resto (trama, attori ecc..)

Adesso però è anche il momento di salutarci; il cicli hanno inizio e fine, anche se vorremmo che non finissero mai, ma dobbiamo guardare in faccia alla realtà. Ritengo comunque questo film positivo e lo consiglio agli amanti del genere, e tranquillizzo i fan più sfegatati della saga. Le miei paure sono state infondate ma un piccolo dispiacere rimane: la consapevolezza che certi film siano del tutto conclusi senza poter andare ancora più a fondo nella storia. Ciò è sempre una tegola al cuore per me.



Voto: 6
"A voi questo blog piace tantissimo e avete appena letto una recensione fantastica"

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