mercoledì 3 aprile 2013

The Departed - Il Bene e il Male



Titolo originale: The Departed
Paese: USA
Anno: 2006
Regia: Martin Scorsese
Cast: Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson
Genere: Thriller poliziesco gangstariano

L'idea di non avere nulla da guardare al cinema mi fa venire l'orticaria.

Seriamente, ho una crisi d'astinenza di cinema che non provavo da tempo. Se avete un film che volete a tutti i costi recensito da me o dal Gonzo, scriveteci pure sulla nostra pagina di facebook.

Ma non perdiamoci in chiacchiere e iniziamo con la recensione di The Departed, film di Martin Scorsese, vincitore di 4 premi Oscar e trasmesso qualche giorno fa su Italia 1 (questi buontemponi della Mediaset hanno la brillante idea di mettere in onda un film che sto recensendo in bozza; ma interrompere il momento creativo mi avrebbe dato alquanto fastidio. Il palinsesto è simpatico quanto il suo presidente).

La nostra storia ha come protagonisti tre personaggi: Frank Costello (Nicholson), Colin Sullivan (Damon), e Bill Costigan (DiCaprio); il primo è un terribile e sanguinario boss mafioso di origini irlandesi che praticamente ha il monopolio di tutto il crimine organizzato di Boston, il secondo è un noto detective che gli da la caccia e l'ultimo non è che manovalanza di Costello.

E fin qui tutto ok; solo che Sullivan è un amico del boss ed è sempre pronto a fargli delle soffiate per non farlo catturare dalla Massachusetts State Police, mentre Billy è un infiltrato della polizia che tenta di acquistare qualche prova per incastrare definitivamente Costello e assicurarlo così alla giustizia.

Azione, suspance, colpi di scena e violenza sono gli ingredienti principale della ricetta di questo film; ormai l'immagine di un Nicholson cattivo al limite della pazzia ce l'abbiamo tutti (chi non si ricorda Shining ?) ma, grazie al suo evidente talento naturale per interpretare questi ruoli, non riusciamo mai a stupirci di fronte al suo livello di recitazione inquietante.
Bravissimi anche DiCaprio e Matt Damon, le pedine di Costello, che non sono da meno e che riescono a dimostrare di sostenere dei livelli di recitazione di tutto rispetto.

Al di là del film in sé,  mi ha intrigato molto il fatto che questo film abbia analizzato altre tematiche che vanno oltre alla malavita.

Nel senso, il crimine organizzato è stato affrontato tante volte nella storia del cinema, ma nella maggior parte dei casi, nei film si tratta o di una "storia di mafia", in cui vengono narrate le vicende di uno scontro fra male e bene (Gli Intoccabili, per esempio, recensito anche sul blog) oppure, più generalmente, vengono ispirati dalle biografie dei boss (Scarface, Il Padrino e altri).

The Departed affronta sì queste tematiche, ma osserva molto anche il profilo psicologico dei personaggi: nel senso, Nicholson, nella prima scena iniziale, entra in un locale e vede Collins da bambino e subito gli compra da mangiare e da bere.
Nella scena dopo, si vede Collins adulto e uomo di successo, conseguenza del fatto di essere stato accudito e cresciuto sotto l'ala protettiva del boss. Lrelazione padre-figlio è quindi una tematica che ricorre in tutto il film, a dimostrare che sicuramente in qualsiasi essere spregevole ci sia una scintilla di umanità. Lo stesso vale per Billy e per il capo della polizia Queenan.

Papà mi dai la paghet... Beh ma magari passo più tardi
Inoltre, un altro elemento che mi è piaciuto molto è la suspance costante che Damon e DiCaprio si ritrovano a creare quando cercano di nascondere la loro vera identità, consci nel fatto che un passo falso e per loro significa morte.

Ricordiamo poi il messaggio del fatto che nulla è come sembra, e se è vero che l'apparenza inganna, come possiamo fidarci di qualcuno che sempre elegante e ben vestito, come Sullivan? Rispettabile uomo ma marionetta di Costello.

Insomma, di spunti ce ne sono, e tanti; non resta che sedervi in poltrona e gustarvelo!

Voto: 9

Ah, ovviamente c'è anche la tematica del razzismo circa la diversità di nazioni (se non sei americano non vali niente, se sei Irlandese o Italiano sei meno di zero) e che è ovvio crescere nel disagio quando sei discriminato; altresì è vero che è conseguentemente più facile scegliere una cattiva strada cercando il sostegno con persone uguali a te anziché cercare di prestare servizio per lo stesso paese che ti ha dato comunque poco (come ha fatto Billy). 

Ergo, se dovessi scegliere una musica di sottofondo per vedere irlandesi mafiosi che se le danno, concorderei con il film e sceglierei i Dropkick Murphys!!!

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