domenica 19 agosto 2012

La Casa


Titolo originale: The Evil Dead
Paese: USA
Anno: 1981
Regia: Sam Raimi
Cast: Bruce Campbell, Ellen Sandweiss, Hal Delrich, Betsy Baker, Sarah York
Genere: horror, splatter, commedia nera


“... Il film horror più ferocemente originale dell’anno ...”
Oh, guardate che non lo dico io, lo dice Stephen King! (mi hanno detto che lui se ne intende…)

Cinque ragazzi decidono di trascorrere un week-end in uno chalet in montagna, nel mezzo della foresta. L’abitazione ha un’atmosfera decisamente cupa e sinistra e cominciano subito a manifestarsi degli avvenimenti “inquietanti”. La situazione diventa ancora più terrificante quando all’interno della casa vengono ritrovati uno strano libro e un’audiocassetta che risveglia uno spirito maligno …


No, non mi riferivo a quella casa!

La trama può sembrare semplice e lineare, e in effetti lo è, ma non è  per questo che “La Casa” viene ricordato come uno dei più grandi horror a basso costo di sempre.

“Fare di necessità virtù” è forse la frase più azzeccata per descrivere questo film. Per comprenderla a fondo bisogna sapere che il budget iniziale per il progetto era alquanto irrisorio e questo ha portato il regista ad “arrangiarsi” per gli effetti speciali/visivi con tecniche “fai da te”. Nonostante questo, il risultato è assicurato e il film dovrebbe essere visionato da tutte quelle persone che intendono sperimentarsi per la prima volta con la realizzazione di una pellicola (almeno a livello amatoriale).

Sicuramente, il film non susciterebbe lo stesso fascino se fosse stato girato in questi anni. Infatti, visto oggi, ci si accorge di quanto certi effetti risultino “finti”, ma, nonostante questo, si rimane colpiti da come tali espedienti siano in realtà ricchi di ingegno e fantasia (due qualità che mancano nel cinema di oggi) e di quanto stimolino l’immaginazione nello spettatore. E vi dirò di più, alcune sequenze (per quanto possano sembrare fittizie) provocano un effetto sicuramente più "disturbante", che non potrebbe essere ricreato tramite l'utilizzo di mezzi più sofisticati.

Ciò che in questo film contribuisce ad accrescere la paura nello spettatore è l’utilizzo delle inquadrature (la ripresa in soggettiva del demone), gli improvvisi e inaspettati colpi di scena, la tensione costante … Sono tutti piccoli ingredienti che ogni buon regista horror deve possedere, e Sam Raimi riesce a dosarli alla grande.

A regalare invece alla pellicola un effetto decisamente splatter e, a mio parere, volutamente comico (comicità che sarà ancora più evidente nei capitoli successivi), sono il trucco, i “manichini” e i fiumi di sangue a volontà.


Suvvia! Un pò di pomodoro non ha mai fatto del male a nessuno!

In fondo, il più grande pregio di questo regista è proprio quello di riuscire a fondere l’horror con il comico, avvalendosi dello splatter, del trash. Si tratta di riuscire ad intervallare un salto sulla poltrona per la paura con una risata. Una sfida ardua per ogni regista, poiché sono molti i film horror che si prendono troppo sul serio e finiscono involontariamente con il risultare, per certi versi, comici; quasi delle auto-parodie (vedi Saw).


Scusate, come fate a non ridere davanti ad un tipo del genere?

In questo caso invece, l’obiettivo sembra essere quello di non prendersi troppo sul serio, di svelarci il Male più oscuro e tremendo che si possa immaginare e deriderlo subito dopo.

Quasi a voler dire che non dobbiamo fermarci di fronte alle nostre ansie, alle nostre paure… Basta chiamare Bruce Campbell e vedrai che i tuoi problemi verranno spazzati via con una motosega!

Voto: 7,5

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