martedì 29 maggio 2012

Religiolus - Vedere per credere



Titolo originale: Religiolus
Paese: USA
Anno: 2008
Regia: Larry Charles
Cast: Bill Maher
Genere: Documentario Satirico


Ed ecco il primo film documentario satirico del blog...sono quasi emozionato!

Questa pellicola l'ho scoperta per puro caso cercando su Youtube dei video di Bill Maher , noto comico americano, per guardare un suo vecchio show, in modo da gustarmi quella satira pungente che nella televisione italiana manca da sempre.
Ed ecco che mi trovo questi spezzoni di film e, colto dalla curiosità, sono riuscito a trovarlo e, dopo averlo guardato per bene, ho ritenuto opportuno recensirlo.

Il che non è una passeggiata, ovviamente: il tema, da come si è capito, è quello religioso, ergo piuttosto scottante. Ma si noti bene che Maher non fa come in qualsiasi spettacolo satirico, ovvero attaccare l'idea e la dottrina religiosa in modo grossolano solo per strappare risate e applausi; egli intraprende un vero e proprio viaggio culturale in tutti i centri religiosi più importanti del mondo (Vaticano incluso) per potersi confrontare con personaggi di un certo spessore.

Quello che viene fuori è un'attenta indagine sulla pericolosità del fanatismo religioso, di come molte persone concentrino tutta la loro vita su un libro come la Bibbia e il Corano, senza prendere in considerazione il fatto che tanta altra gente possa avere un'idea diversa o, più semplicemente, che in quelle pagine non ci sia la Verità. In aggiunta, molti si affidano così tanto alle varie parole di Dio che abboccano a politici, oratori, uomini senza scrupoli che fanno leva proprio sul credo religioso popolare solo per ottenere potere

Gente, non credo che sia così contento che qualcuno voglia mettersi nei suoi panni...


Mi è piaciuto molto vedere come Maher sia molto preciso nelle domande e puntiglioso, ma al tempo stesso leggero e divertente, per creare una fluidità costante per tutta la durata della pellicola. 

Purtroppo, come ogni volta che un film tocca tematiche fastidiose, prontamente viene criticato e censurato; a mio modo di vedere, il regista è stato bravo a non cadere nello stile "sfottiamo i bigotti di turno" perchè si nota come il 50% dei dialoghi sia fatto da entità religiose che rispondono semplicemente alle domande del comico (il quale sarà l'unico personaggio presente in tutte le scene in maniera costante) quindi non vedo dove sia stato necessario infangarne il nome

Tipico esempio di tolleranza religiosa

Certo, attacchi diretti ce ne sono (il nome richiama l'insulto inglese "ridiculous") e a volte ho notato una certa insistenza di Maher nelle domande che effettivamente darebbe fastidio anche a una persona paziente.
Però insomma... Questo film è un ottimo spunto per iniziare una discussione con degli amici, per notare come gran parte delle persone possano diventare schiave di un credo (religioso o meno) e che sarebbe opportuno, ogni tanto, farsi qualche domanda più profonda di "che tipo di farfalla sarà quella tatuata di Belen?"

Voto: S.V.

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