martedì 6 marzo 2012

Amici Miei


Titolo Originale: Amici Miei
Paese: Italia
Anno: 1975
Regia: Mario Monicelli
Cast:  Ugo Tognazzi, Philip Noiret, Gastone Moschin, Duilio Del Prete, Adolfo Celi
Genere: Commedia, i moralisti sono pregati di uscire grazie

Non è un caso che il primo film italiano sia Amici Miei.
Chi non vorrebbe avere un gruppo di amici come loro? Chi non sente la necessità di prendere più leggermente la vita, di vivere come se fosse tutto un gioco, mandando a quel paese le avversità?

Il film tratta di un gruppo di amici toscani, ognuno con una storia diversa, che, nonostante un'età ormai matura, decidono ancora di divertirsi e fare scherzi (a volte leggeri e a volte pesanti) verso il prossimo.
Tenerezza e compassione dovete subito dimenticarle, qui si tratta di scherzi elaborati, idee geniali e colpi di scena entusiasmanti; non a caso il nome che affibiano al periodo in cui fanno scherzi si chiama "zingarata"!
L'oscillazione fra l'allegria e la comicità pura che tutti i protagonisti creano è a mio modo di vedere, perfetta: Monicelli riesce in modo sublime a creare dei personaggi che riescono a far ridere nonostante le avversità personali; l'elemento del suo pessimismo però sarà sempre costante, ma, essendoci uno Ying per ogni Yang, il buon umore e la felicità contrasteranno sempre la negatività della vita.
E' forse questo il "miracolo" di amici miei: vincere con una risata "scientifica", il costante male di vivere. 
Ho scritto "scientifica"  proprio per il fatto che gli scherzi, le burle, le goliardate, sono frutto di un grande "genio" che il gruppo ha; signori, qui non si tratta di scherzi banali, blasfemi o volgari, tutt'altro! Il colpo d'occhio, l'intuito e l'istinto sono gli ingredienti fondamentali per una risata, di stampo tutto italiano

PER L'AMOR DI DIO, QUESTO NO!!!


Uno stampo che ormai non c'è più
Voto: 9
NB: Da questo film nasce il termine "supercazzola" ideata dallo scrittore e cabarettista Marcello Casco, che era solito farsi beffe del potere costituito, rappresentato da vigili urbani, soldati o carabinieri; essa è una frase priva di alcun senso logico, piena di parole inventate sul momento, usata per confondere la persona a cui "la si fa"  (cit. Wikipedia) 

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